domenica 29 novembre 2009

Nietzsche sul nichilismo

Uso ambivalente del termine:
Designa un bersaglio polemico, cioè un movimento antico di decadenza che deve essere debellato.
Designa una fase necessaria che apre la strada verso una vita autentica e affermativa..
A più riprese Nietzsche indica se stesso come un nichilista e loda il nichilismo come conseguenza di una adulta veracità.
Nell’accezione positiva il nichilismo per il filosofo è un riposo.
“Il credere che non ci sia nessuna verità, la fede del nichilista, è come un piacevole stirarsi le membra per uno che, come uomo di guerra della conoscenza, si ritrova incessantemente in lotta con verità tutte brutte.” (Fr. post. 1887-88, 11[108])
Con la valutazione positiva del nichilismo si accordano tutti i frammenti antipolitici, in cui si raccomanda di non intervenire nella sfera dell’azione.

Critica del nichilismo.
1) Il nichilismo come stato psicologico subentra quando abbiamo cercato un senso in tutto l’accadere che in esso non c’è. Alla fine a chi cerca viene a mancare il coraggio. Il nichilismo è allora l’acquistare coscienza del lungo spreco di forze, il tormento dell’invano. Si vive nell’insicurezza, manca il tranquillizzarsi su qualcosa.
Quel senso potrebbe essere stato:
L’adempimento di un supremo canone morale in tutto l’accadere
L’ordine morale del mondo
L’accrescimento dell’amore e dell’armonia nei rapporti fra gli esseri
L’avvicinamento a uno stato universale di felicità
Poi si capisce che col divenire non si mira a nulla, non si raggiunge nulla.
Dunque, la delusione su un preteso fine del divenire è una causa del nichilismo.

2) La delusione subentra anche quando si è postulata una totalità, un universale che non c’è. L’uomo ha perduto la fede nel suo valore, se attraverso di lui non opera un tutto che abbia un infinito valore; egli ha cioè concepito un tale tutto per poter credere nel proprio valore.
3) Come scappatoia, dopo le due constatazioni, non resta che condannare come illusione tutto questo mondo del divenire e inventare un mondo che sia al di là di esso, come mondo vero. Ma appena l’uomo si accorge che questo mondo è stato fabbricato solo in base a bisogni psicologici… sorge l’ultima forma di nichilismo, che racchiude in sé l’incredulità per un mondo metafisico. Allora si ammette la realtà del divenire come unica realtà (che si vieta ogni via per giungere a mondi dietro i mondi e a false divinità), tuttavia non si sopporta questo mondo che pure non si vuole negare.Non è più lecito interpretare il mondo con le categorie di fine, unità, verità, che risultano inapplicabili, e ora il mondo appare privo di valore.
(da: Frammenti postumi 1887-1888, 11[99]).

Vantaggi della morale.
La morale fu il grande rimedio contro il nichilismo teorico e pratico, in quanto conferiva valore all’uomo. Impediva all’uomo di prendere patito contro la vita, di disperare, di disprezzarsi. Attraverso la morale anche il male appariva pieno di senso.

Ma la morale promuoveva tra le sue forze anche la veridicità. Proprio questa si rivolse contro la morale mettendone a nudo la considerazione interessata.
E oggi si scopre questa lunga e inveterata menzogna.
Per scalzare questa posizione occorrono posizioni estreme: la credenza dell’assoluta immoralità della natura e della mancanza di senso e di scopo – diventano necessarie quando non si può più sostenere la fede in Dio e la fede in un ordine essenzialmente morale.

Il nichilismo appare ora non perché il dolore dell’esistenza sia maggiore di prima, ma perché si trova diffidenza a vedere un senso nella stessa esistenza.

Ora, poiché una interpretazione è tramontata, che si presentava come la interpretazione, sembra che l’esistenza non abbia più senso, e che tutto sia invano.
La durata di questo invano è il pensiero più paralizzante, esso è la forma estrema del nichilismo: il nulla eterno.

Cause del nichilismo:
1. manca la specie superiore, cioè quella la cui inesauribile fecondità e potenza tiene viva la fede nell’uomo.
2. la specie inferiore, gregge, massa, società, disimpara la modestia e gonfia i suoi bisogni fino a farne valor cosmici e metafisici. Tutta l’esistenza ne viene volgarizzata; dominando, la massa tiranneggia le eccezioni, sicché queste ultime perdono fede in sé e diventano nichilisti.
Tutti i tentativi di escogitare tipi superiori sono mancati.
Resistenza contro il tipo superiore come risultato.
Decadenza e insicurezza di tutti i tipi superiori; la lotta contro il genio.
Pietà per gli inferiori e i sofferenti come criterio per misurare l’altezza dell’anima.
Manca il filosofo….
(da: Frammenti postumi 1887-1888, 9[44]).


Il nichilismo è alle porte: da dove ci viene il più sinistro di tutti gli ospiti?
1. è un errore credere che causa del nichilismo siano le «precarie condizioni sociali» o le «degenerazioni fisiologiche» o addirittura la corruzione… Il nichilismo si annida invece in un’interpretazione affatto determinata, in quella cristiano-morale… La miseria, il travaglio spirituale, fisico, intellettuale non sono affatto di per sé capaci di produrre il nichilismo, ossia il rifiuto radicale di valore, senso, desiderabilità.
2. il tramonto del cristianesimo – a causa della sua morale, la quale si rivolge contro il Dio cristiano: il senso della veridicità, altamente sviluppato dal cristianesimo, prova disgusto per la falsità e mendacità di tutta l’interpretazione cristiana del mondo e della storia.
3. il tramonto dell’interpretazione morale del mondo, che non ha più una sanzione, dopo aver tentato di rifugiarsi in un al di là: ciò finisce nel nichilismo… Tratto buddhistico, desiderio del nulla.
Nichilismo nella morale,nelle scienze naturali, nell’economia e nella politica, nell’arte…

Appunti sul superuomo nietzscheano

1. Il superuomo è il senso della terra, colui che rimane fedele alla terra, che non crede a chi gli parla di sovraterrene speranze (costoro sono dispregiatori della vita).
2. L’uomo è qualcosa che deve essere superato; la grandezza dell’uomo è di essere un ponte; l’uomo non ha ancor fissato la propria meta; all’umanità manca ancora uno scopo, sull’umanità ha dominato fino ad oggi l’assurdo, il senza-senso.
3. L’ultimo uomo, l’individuo più spregevole, è colui che tutto rimpicciolisce; è lo spirito di gravità che ha creato costrizione, scopo, bene e male. E’ uno che vuole vivere come gli altri, essere come gli altri, che vuole le stesse cose; in lui la viltà è chiamata virtù; uno che abbraccia una piccola felicità e si rassegna a piccoli piaceri.
4. Il superuomo è uno spirito libero, che disprezza e spezza tutto ciò che è stato posto come valore; uno che non giustifica l’esistenza in base alla propria felicità; uno che vive per la conoscenza e vive per conoscere; uno che sperimenta la vita.
5. Zarathustra si oppone alla dottrina che dice che tutto vano, tutto è indifferente, tutto fu. E’ contro gli aridi, gli stanchi della vita. Essi dicono “tutto è indifferente”, non vogliate. Tra questi ci sono gli altruisti, i senza io.
6. Bisogna imparare ad amare se stessi, di un amore sano e salutare; rimanere presso se stessi, senza andare in giro ad amare il prossimo (non il prossimo se mai l’amico). Bisogna scavare nella propria miniera: diventare ciò che si è. L’uomo è la cosa più difficile da scoprire.
7. Non è la vita un grave fardello,ma l’uomo stesso quando si trascina sulle spalle cose troppo estranee. La vita è una sorgente di piacere: conoscenza, questo è il piacere di coloro che hanno una volontà da leone. Chi è diventato stanco, non può che essere voluto ed è in balia del giuoco delle onde.
8. Certo ci sono cose proprie dell’uomo che risiedono nell’interiorità, difficili da afferrare e nauseanti, tanto che bisogna costruirsi un bel guscio; il peggior nemico che potrai incontrare sarai sempre te stesso. Ha scoperto se stesso colui che dice questo è il mio bene, questo è il mio male, secondo il proprio gusto.
9. Zarathustra ha indicato la strada e chiede: “dove è la vostra?” E così risponde a chi vuole conoscere la strada: “questa strada non esiste”. L’uomo è qualcosa che deve essere superato: vi sono vie e maniere di molte specie che portano al superamento – ma qui, vedi tu!

venerdì 27 novembre 2009

saluti

Ho creato questo blog, in cui saranno pubblicati appunti di storia e di filosofia, a beneficio degli studenti.